Un evento, che sia pubblico o privato, rappresenta un’occasione fondamentale per promuovere prodotti o messaggi attraverso uno “stile” che contraddistingue l’azienda e che è parte del successo dell’iniziativa.
La scelta dei personaggi da invitare fa la differenza, per i messaggi che sono in grado di mandare al pubblico e per la “crescita” che da essi ne può derivare, per ogni singolo partecipante.
Un esempio è stata l’intervista che abbiamo fatto a Paola Maugeri il 9 settembre scorso, dove, parlando di #rock, #cibosano e #ambiente, abbiamo spaziato dentro ad argomenti importanti per tutti, come la salute, la lentezza e l’amore, che ha commosso gran parte del pubblico presente.
Brand Ambassador che apportano valore.
Personaggio autorevole in materia di cibo sano e sostenibilità, viste le esperienze fatte e la produzione editoriale, Paola Maugeri ha detto: “Se non ti occupi della tua salute, dovrai occuparti della tua malattia”, un concetto semplice, al quale pensiamo poco, che ha stimolato moltissime riflessioni sull’abitudine che abbiamo di rimandare quel che ci riguarda in prima persona, salute compresa, inseriti come siamo negli schemi frenetici delle nostre giornate che, a volte, sembrano non avere fine.
Quella tendenza a correre, tipica del nostro tempo, che non ci fa arrivare mai davvero e che riportiamo in tutto quel facciamo, sentimenti compresi. E proprio parlando dell’importanza della lentezza, Paola ci ha riportato al modo in cui oggi viviamo anche l’amore.
Ci innamoriamo troppo velocemente, costruendo su quella velocità famiglie che poi altrettanto velocemente disfiamo; una descrizione forse cruda della realtà, ma che, dalle lacrime che abbiamo visto scendere, pare aver toccato tutti, stimolando ad una riflessione importante sull’impostazione che vogliamo dare alla nostra vita.
Un punto di vista alternativo e forte che è arrivato al cuore del pubblico presente che, da quell’incontro, ne è uscito arricchito e curioso, un pubblico che è intervenuto con le proprie domande, a dimostrazione del fatto che un’offerta culturale interessante, è ciò che ci si aspetta oggi da chi produce eventi, che siano di marketing o puramente ludici.
Parti dal format: scrivilo nuovo e utile.
Oltre alla scelta del personaggio giusto, è necessario creare il format adatto per il tuo evento culturale, come per una convention o un evento di marketing, con il quale valorizzare al massimo tutte le sue peculiarità. Per fare questo è importante “osare” e, come dice Seth Godin, usare creatività senza copiare mai nessuno, affidandosi, aggiungo io, al talento creativo e all’esperienza che un professionista della comunicazione deve possedere.
Nel nostro festival abbiamo coinvolto tante belle professionalità legate al mondo artistico e culturale di Parma.
Marco Pipitone è uno di loro e ha dato un fondamentale contributo con la sua competenza ed esperienza. Dj dal 1996, si è esibito alla consolle dei maggiori locali rock alternativi della penisola; è giornalista pubblicista e fotografo di Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC di Parma.
Esperto di musica, cura il blog del Il Fatto Quotidiano con il suo format “9 canzoni 9” e scrive di musica per la Gazzetta di Parma. Curatore da dieci anni, insieme a Maria Angela Gelati, della rassegna Il Rumore del Lutto, ha condotto Paola Maugeri tra le sue personali “9 canzoni”, facendo emergere in lei emozioni e racconti di una vita passata nella musica ed insieme ai grandi protagonisti del rock internazionale, con tutti i pro e contro che questo bellissimo mondo può riservare.
Insieme a Marco sul palco Fabio Guenza.
Curatore della rassegna #AmbienteCinemaUomo in collaborazione con il Cinema Astra di Parma, dal 2010 ci racconta di ambiente e sostenibilità attraverso docu-film e proiezioni a tema, abbinate ad con incontri e dibattiti.
Nella vita è il papà di Abush, esperto di sostenibilità e socio di #Blumine; alle spalle un lungo percorso nelle grandi aziende del fashion.
Fabio, con la sua grande competenza, è stato capace di inserirsi nella musica che Marco suonava con Paola, parlando di sostenibilità, di cibo e di ambiente in maniera coinvolgente, stimolando le domande del pubblico che ha partecipato con particolare interesse.
Di tutto il festival, questo era l’evento più particolare, dove abbiamo sperimentato davvero qualcosa di nuovo e, come sempre, abbiamo avuto la conferma che il pubblico c’è, vuole cose nuove ed è predisposto ad interagire.
Si capisce che sono soddisfatta?
Del resto faccio il lavoro più bello del mondo e, quando è possibile, lo condivido con amici/collaboratori che stimo profondamente e che voglio ringraziare qui…
Mi chiamo Roberta Marchi e scrivo per aiutare brand e persone a incontrarsi, sia in digitale che live.
Mi appassiona la visione d'insieme e la creatività, che senza analisi è nulla. Credo nella comunicazione che rilascia ispirazioni, come quelle che ho ricevuto viaggiando; l'incontro con culture diverse mi ha insegnato a contaminare le mie certezze per non sentirmi mai troppo al sicuro e restare disponibile al cambiamento.