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Il lutto, e più in generale la morte, è ritenuto uno degli argomenti più difficili da trattare, così come una delle “questioni della vita” più difficili da affrontare. Quindi come immaginare che ne possa parlare un evento, per quanto culturale possa essere? E invece è possibile. Succede a Parma da 10 anni con una rassegna che, personalmente, definisco geniale: Il Rumore del Lutto.

 

Ideata e realizzata da Maria Angela Gelati e Marco Pipitone (i geni) la rassegna parla di lutto attraverso un percorso artistico e culturale che si snoda nei giorni dedicati alle commemorazioni dei morti, quindi a cavallo tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre. Ogni anno con un tema diverso, Il Rumore del Lutto affronta il “fine vita”, offrendo, con i suoi eventi, ai cittadini di Parma spunti di riflessione; mostre, reading, convegni, seminari, concerti, spettacoli teatrali, aperitivi e cene/evento dove anche food & wine diventano veicoli per affrontare “la spinosa questione” e così ammorbidirla.

Siamo alle porte dell’edizione 2016 de Il Rumore del Lutto, che aprirà sabato 29 ottobre, con due anteprime il 21 e 22 ottobre e la bellezza di 36 eventi che si svolgeranno dal 29 ottobre al 2 novembre. Un lavoro immenso, svolto con grande competenza e capacità da Maria Angela Gelati e Marco Pipitone

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Ogni anno la rassegna propone un tema dal quale far partire la “riflessione”, guidata dai tanti eventi proposti. Questa manifestazione è nata come format unico ed originale a livello internazionale e solo negli ultimi anni sono state create iniziative simili in Italia e in Europa, per andare a riempire quel vuoto culturale che c’era su un tema così importante e che, inevitabilmente, tocca chiunque.

 

Quest’anno il tema scelto è la Spiritualità, che dà un senso alla nostra vita, guarendo il dolore e superando i limiti del corpo e della materia.

 

«Con spiritualitàspiegano Maria Angela Gelati e Marco Pipitone, ideatori e curatori della rassegna – s’intende ciò che caratterizza i modi di vivere e sperimentare la parte immateriale e non tangibile dell’esistenza umana. Ne rappresenta l’invisibile forza vitale, affine e in stretta relazione con la materia, anche se distinta da essa. La spiritualità è la dimensione astratta che ci permette di rivolgere uno sguardo alle nostre interiori profondità ed inquietudini, recuperando le risorse per riemergere».

Collaborare con loro per i contenuti editoriali è un vero onore, oltre che un momento di apprendimento e approfondimento personale…..

 

Essere umano, copywriter, UX writer & event designer at Linguaggi Umani | info@robertamarchi.com | Website

Mi chiamo Roberta Marchi e scrivo per aiutare brand e persone a incontrarsi, sia in digitale che live.

Mi appassiona la visione d'insieme e la creatività, che senza analisi è nulla. Credo nella comunicazione che rilascia ispirazioni, come quelle che ho ricevuto viaggiando; l'incontro con culture diverse mi ha insegnato a contaminare le mie certezze per non sentirmi mai troppo al sicuro e restare disponibile al cambiamento.