“I casi di malattie sessualmente trasmissibili maggiormente in crescita, si registrano tra gli over 65”.
Uno di quei temi legati alla generazione baby boomer di cui la pubblicità non parla.

Sono proprio loro, baby boomer (o boomer) che la comunicazione e il marketing fa molta fatica a raccontare per come sono davvero.

Come rappresentare correttamente le persone over 65?

Facendo ricerca, ad esempio, per scoprire qualcosa di loro che non riusciamo a immaginare, anche grazie a una narrazione che tira in ballo questa generazione solo per raccontarne malattie e fatiche fisiche, alle quali ovviare con sistemi sanitari, o giù di lì.

Parte proprio dalla ricerca l’idea per una campagna di grande sensibilità, gestita con umanità e delicatezza da Ogilvy UK per Relate, un’organizzazione che si occupa del supporto alle relazioni.

l'immagine ritrae una signora felice di utilizzare sex toys, baby boomer pubblicità
La popolazione mondiale sta invecchiando velocemente e il calo demografico si registra in molti paesi, eppure la comunicazione continua a parlare solo ad alcune generazioni, lasciando fuori quella che, grazie all’aumento dell’aspettativa di vita, potrebbe diventare la più ampia.

Ci guida l’idea arcaica che dopo una certa età la voglia di vivere, in tutte le forme possibili, venga a mancare, quando nella realtà, invece, si amplifica e chiede di essere soddisfatta.

una coppia matura che approccia l'amore fisico; una campagna baby boomer

 

È un pubblico con il quale l’agenzia ha deciso di parlare in modo autentico, rispettoso, celebrativo e gioioso anche attraverso le immagini di Rankin, con il suo stile un po’ sfrontato e la scelta di un bianco e nero che ridefinisce l’eleganza mentre ritrae l’intimità.

l'immagine ritrae una coppia gay matura che approccia l'amore fisico

Ne è nato un corto, anch’esso in bianco e nero nel quale alcune coppie, riprese nei loro spazi di vita quotidiana, raccontano dell’amore fisico con semplicità.

Quando la scrittura buona è a monte di un progetto, la campagna ha un’impronta espressiva chiara e ti servono pochi testi; un tono leggero e senza fronzoli per dire ciò che serve, rispecchiando il pubblico al quale le parole sono dirette.

 

 

“Let’s Talk The Joy of Later Life Sex” diventa così una tra le campagne più premiate negli ultimi dodici mesi e ci insegna che saper leggere la società, nelle sue molteplici espressioni, è prima di tutto una questione di insight, come lo è il successo di ogni messaggio pubblicitario.

Essere umano, copywriter, UX writer & event designer at Linguaggi Umani | info@robertamarchi.com | Website

Mi chiamo Roberta Marchi e scrivo per aiutare brand e persone a incontrarsi, sia in digitale che live.

Mi appassiona la visione d'insieme e la creatività, che senza analisi è nulla. Credo nella comunicazione che rilascia ispirazioni, come quelle che ho ricevuto viaggiando; l'incontro con culture diverse mi ha insegnato a contaminare le mie certezze per non sentirmi mai troppo al sicuro e restare disponibile al cambiamento.